domenica 18 dicembre 2011

Cize (1941 - 2011)


Non ci sono termini adeguati ad esprimere l’importanza che Cesária Évora ha nella musica capoverdiana e, attraverso la musica, il ruolo che ha svolto per far conoscere Capo Verde nel mondo e non solo dal punto di vista musicale.
Per molti l’interesse per Capo Verde è nato proprio ascoltando una morna interpretata da Cesária Évora.

Nasce a Mindelo, nell’isola di São Vicente, il 27 agosto 1941.
La madre si guadagnava da vivere facendo la cuoca; il padre suonando come violinista, ma morì quando Cesaria aveva appena sette anni.
La madre allora la affida all’orfanotrofio locale dove comincia a cantare nel coro.
Più tardi, comincia ad esibirsi nei bar di Mindelo allietando gli avventori del famoso Calypso e Café Royal con le tradizionali morna e coladera.
I compensi consistevano in pochi scudi, o qualche bicchiere di grog e qualche sigaretta.
In poco tempo si fece conoscere a São Vicente e nelle altre isole, senza tuttavia immaginare minimamente di poter un giorno diventare la diva che oggi tutti conoscono.
Continua a rimanere legata alla sua terra ed alle abitudini, tra povertà ed alcolismo, cantando le sofferenze della vita, la malinconia, la sodade, l’esilio, temi tipici della tradizione musicale e culturale capoverdiana che lei ha ereditato particolarmente da un suo antenato, Francisco Xavier da Cruz, più noto come B.Léza, tra i più importanti compositori di morna di sempre.
Nonostante la crescente popolarità fu costretta tuttavia ad abbandonare la vita che conduceva a causa di seri problemi di salute che la tennero lontana dai bar, suoi palcoscenici preferiti, per circa un decennio.
Nel 1985 riprese a cantare, incoraggiata da Bana, voce storica del panorama musicale capoverdiano, da molti anni residente a Lisbona. Bana la convinse a recarsi a Lisbona dove, grazie all’associazione delle donne capoverdiane locali, si esibì in una serie di concerti. E proprio grazie a loro riuscì a registrare il suo disco di esordio che se pur non riscosse un grande successo, tuttavia le fece conoscere José da Silva, il manager della Lusafrica, l’uomo che più tardi sarebbe diventato il suo produttore discografico.
José da Silva convince Cesária a recarsi a Parigi dove nel 1988 registra un nuovo disco La diva aux pieds nus. 
A distanza di due anni, nel 1990, è di nuovo in sala di registrazione dove registra Distino di Belita, sotto la direzione artistica di Paulino Vieira.
Il disco successivo, del 1991, Mar Azul, interamente acustico, segna un altro passo avanti verso il successo internazionale che arriva nel 1992 con Miss Perfumado.
Di questo disco sono state vendute in poco tempo oltre 300.000 copie. Era la consacrazione definitiva di una diva che si esibì all’Olympia di Parigi, il tempio della musica parigina, registrando il tutto esaurito per due sere di seguito e davanti ad un pubblico in delirio.
Nel 1994 esce una raccolta dei suoi maggiori successi Sodade, les plus belles mornas de Cesária.
L’anno successivo, nel 1995, è la volta di Cesária, altro disco che le consente di farsi conoscere in tutto il mondo, anche grazie ad un tour che tocca le più importanti città europee, ma anche l’America e l’estremo oriente.
Nel 1997 esce l’album Cabo Verde, con arrangiamenti di Bau.
L’anno successivo esce un’altra raccolta dei suoi maggiori successi Best of Cesária Évora.
Nel 1999 registra Café Atlântico con arrangiamenti di Jacques Morelenbaum e insieme gli artisti cubani dell’Orquesta Aragon. Continua instancabilmente a tenere concerti dappertutto ed ovunque è sempre un grandissimo successo. Ormai Cesária è diventata un punto fondamentale nel mondo della world music. Sono innumerevoli le sue collaborazioni con artisti di varie provenienze ed i suoi dischi sono tra i più venduti nel suo genere.
Nel 2001 esce São Vicente di longe, altro disco di successo, registrato tra Parigi, L’Havana ed il Brasile, che vede la partecipazione di grandi nomi della musica mondiale, oltre a Jacques Morelenbaum, partecipano artisti come Caetano Veloso, l’Orquesta Aragon, Chucho Valdes.
Nel 2002 esce un'altra raccolta di successi, distribuiti in un CD doppio “Antologie: Mornas e Coladeras”.
Nel 2003 Cesária è impegnata in un disco Club Sodade, che comprende alcuni dei suoi successi remixati da importanti DJ francesi.
Il 2004 è l’anno della consacrazione sancita anche dall’assegnazione dell’ambito premio Grammy Award per la world music per il disco Voz d’amor.
Nel 2006 esce Rogamar, il primo disco registrato nei nuovi studi della Lusafrica di Mindelo.
Radio Mindelo invece è un doppio CD composto di vecchie registrazioni, in cui è possibile ascoltare la voce di Cesária quando giovanissima si esibiva nei bar di Mindelo. Un prezioso documento, quanto di più nuovo poteva uscire su disco della produzione della cantante.
Nel 2010 esce il suo ultimo disco, mentre Cesária &, una raccolta di duetti in cui la diva si esibisce con altri grandi artisti della world music, a testimonianza della capacità di Cesária di spaziare nel panorama musicale internazionale.
Nel settembre 2011, a causa di problemi di salute, è costretta ad interrompere la carriera musicale e decide di ritirarsi dall’attività concertistica.
Tanti altre incisioni hanno visto la luce nel corso della sua non lunghissima carriera, raccolte di successi, best of, compilation, e vari interventi in dischi di altri artisti, senza dimenticare il contributo che Cesária ha dato ai due volumi “Capo Verde terra d’amore, 1 e 2”, del produttore Alberto Zeppieri, in cui si esibisce insieme ad alcuni artisti italiani.
Cesária ci ha lasciato il 17 dicembre 2011, e soprattutto ci ha lasciato decine di incisioni attraverso cui sarà possibile ascoltare per sempre la voce autentica, la vera anima di Capo Verde.

Distino di Belita (1990)                    Paulino Vieira/ Luís Morais/Ramiro Mendes
Mar Azul (1991)                               
Miss Perfumado (1993)                   
Cesária (1995)                                  Paulino Vieira
Cabo Verde (1997)                           Paulino Vieira
Café Atlântico (1999)                       Jacques Morelenbaum
São Vicente di Longe (2001)            Fernando Andrade/Rafael Lay Bravo
Club sodade (2003)
Voz d’amor (2004)                            Vince il Grammy Award per la world music
Rogamar (2006)
Radio Mindelo (2008)
Nha Sentimento (2009)
Cesária & (2010)

lunedì 24 ottobre 2011

O Novíssimo Testamento


Mário Lúcio Matias de Sousa Mendes, più noto come Mário Lúcio, nasce a Tarrafal, nel nord dell’isola di Santiago, nel 1964.
A 12 anni rimane orfano di padre e da allora vive a Chão Bom, il campo di prigionia dove, durante il periodo coloniale, venivano internati e torturati gli oppositori politici al regime portoghese. Qui viene preso in affidamento dai militari dell’esercito e vi rimane fino a quando si trasferisce a Praia, per intraprendere gli studi superiori.
Nel 1984, grazie ad una borsa di studio, si trasferisce a Cuba, dove si iscrive alla facoltà di Diritto, all’Università dell’Avana.
Fa ritorno a Capo Verde nel 1990, con la laurea in Diritto e tanta esperienza nel campo musicale, grazie ai numerosi contatti con gli artisti locali.
Intraprende la carriera di avvocato e viene eletto in Parlamento, dove assume l’incarico di deputato per il PAICV dal 1996 al 2001.
Le sue due grandi passioni però sono la letteratura e la musica.
Nel 1992, insieme a Teté Alhinho, fonda il gruppo Simentera, che ha costituito un passaggio importante nella storia della musica capoverdiana essendo il gruppo corale e acustico che più e meglio ha saputo rappresentare le espressioni culturali presenti in tutte le isole dell’arcipelago di Capo Verde, oltre a rivendicare la cultura africana come parte importante dell’identità capoverdiana.

Discografia dei Simentera:
Raiz (1995)
Bairro e voz (1997)
Cabo Verde em serenata (1999)
Tr’adictional (2003)

Terminata l’esperienza con i Simentera, Mário Lúcio nel 2004 intraprende la carriera da solista.
Ad oggi ha al suo attivo quattro dischi:

Mar e Luz (2004)
Ao vivos e aos outros (2006)
Badyo (2007)
Kreol (2010)

Ha partecipato a numerosi progetti di altri artisti capoverdiani, oltre ad aver prodotto il primo disco da solista di Ildo Lobo (Nôs Morna, 1996) e quello di Lena França, componente dei Simentera, (Amornado, 1999).
Eclettico e versatile polistrumentista, è uno dei pochi suonatori di cimboa esistenti a Capo Verde.
Si è esibito sui palchi di varie città del mondo e in vari continenti e si è sempre circondato di grandi artisti, sia nelle produzioni dei Simentera che nei dischi da solista.
Hanno collaborato con lui artisti di varie nazionalità: Marío Laginha, Maria João, Pedro Joía, Teresa Salgueiro, Luís Represas, Harry Belafonte, Gilberto Gil, Paulinho Da Viola, Milton Nascimento, Pablo Milanés, Ralph Tamar, Mário Canonge, Manu Dibango, Touré Kunda, oltre a grandi nomi della musica capoverdiana fra cui Cesária Évora, Mayra Andrade, Paulino Viera e Djinho Barbosa.
Tra gli eventi più importanti da lui ideati ed organizzati va ricordato senz’altro il Fesquintal de Jazz, un festival di jazz, ma più in generale di musica capoverdiana, che tra il mese di aprile e maggio del 2002 ha riunito, a Praia e a Cidade Velha, per la prima volta, molti dei più grandi ed importanti artisti di tutto l’arcipelago e della diaspora capoverdiana.
Nel 2011 è stato nominato Ministro della Cultura del Governo di Capo Verde.

Oltre ad esprimersi al meglio nel campo musicale, fino a diventare uno degli artisti più importanti del panorama capoverdiano contemporaneo, Mário Lúcio fa parte del movimento della nuova generazione di pittori: sue opere sono state esposte a Capo Verde e anche all’estero.

Altra sua grande passione è da sempre la letteratura.
Come scrittore si è distinto in vari generi letterari. Le prime pubblicazioni riguardano opere poetiche.
“Nascimento de um mundo” è una raccolta di poesie del 1990, mentre del 1992 e “Sob o signo da luz” e “Para Nunca mais falarmos de Amor” del 1999.
Nel 2000 viene pubblicato il romanzo “O trinta dias do homem mais pobre do mundo”. Del 2003 è “Vidas paralelas”.
Ha scritto anche opere di teatro tra cui “Saloon”, pubblicato nel 2004 e “Teatro” nel 2008.
Sue poesie sono state pubblicate in varie riviste specializzate tra le quali Podogó, Ponto & Vírgula, Fragmentos, Voz di Letra, Voz di Povo.
Un suo racconto figura nell’antologia di racconti inediti capoverdiani “Tchuba na Desert” del 2006.
Nel 2009 Mário Lúcio ritorna al romanzo con “O novíssimo testamento”, primo romanzo pubblicato in Portogallo, dalla casa editrice Dom Quixote, con cui vince il premio letterario Carlos de Oliveira nel 2009.

O NOVÍSSIMO TESTAMENTO
E se Gesù resuscitasse donna?

Un’opera che rappresenta decisamente un salto di qualità nella produzione letteraria di Mário Lúcio ma anche della letteratura capoverdiana e lusofona in generale.
Un romanzo fluviale, suddiviso in paragrafi e capitoli dove non viene mai utilizzato un punto. Si potrebbe dire che non arriva mai ad punto finale, ed anche nel testo, la storia al termine sembra ritornare alle prime pagine del libro.
Lo stile è qualcosa che ricorda le magie narrative e letterarie di Gabriel Garcia Marquez, quello delle opere più grandi, passa dal Brasile di Jorge Amado, continua con la straordinaria capacità affabulatoria di Saramago, e approda a Capo Verde con una sintesi di tutti questi elementi che danno origine ad uno stile tipico dell’oralità realizzato in maniera magistrale e con grande abilità da Mário Lúcio.
L’opera si inserisce nel più ampio panorama letterario tipico del realismo magico africano, così come già affrontato e trattato da autori come il mozambicano Mia Couto, caratterizzato stilisticamente anche da giochi di parole, lunghe enumerazioni caotiche, circolarità del tempo e trovate magiche che conferiscono a volte al romanzo un’aura di esilarante ironia.

L’autore ambienta la storia al tempo in cui Capo Verde è ancora una colonia portoghese.
La narrazione inizia con un mistero difficilmente spiegabile: una donna sta morendo e il suo ultimo desiderio non è quello di ricevere la benedizione di un prete, ma quello di farsi fotografare, visto che un fotografo perpetua la vita e che non aveva mai avuto la possibilità di essere ritratta nel corso della sua esistenza.
La nipote della donna morente si prodiga per trovare un fotografo ma al momento del flash la vecchia scompare, per ricomparire sotto altre forme quando la foto viene sviluppata. L’autorevole voce del prete decreta che il miracolo che si è appena compiuto consiste nel fatto che Cristo è ritornato sulla terra in un corpo di donna.
Il tutto si svolge inizialmente in un piccolo villaggio nel nord dell’isola di Santiago. Il luogo diviene, in breve, centro di pellegrinaggio dove accorrono fedeli, credenti e curiosi da ogni parte del mondo, tutti desiderosi di capire cosa ne è stato della donna, e anche di verificare di persona quanto diviene in poco tempo di dominio pubblico, e cioè che la donna è una sorta di reincarnazione di Gesù con le sembianze di una donna, per poter così chiedere un miracolo.
Da qui il titolo dell’opera, dopo il Vecchio Testamento, dove viene annunciata la venuta del Messia, dopo il Nuovo Testamento, dove si narra la vita, la morte e la resurrezione di Gesù, ecco il Nuovissimo Testamento, che dà conto di come Gesù risorge nel corpo di una donna, venuta per inaugurare La Terza Età dell’Uomo.
Per avere un’idea di come scrive Mário Lúcio in questo romanzo, è sufficiente dare un’occhiata a questo sito: http://www.buala.org/pt/mukanda/novissimo-testamento-de-mario-lucio-sousa-pre-publicacao

Mi auguro che qualche editore si accorga presto di questo straordinario lavoro per proporlo al pubblico italiano.

lunedì 10 ottobre 2011

Kontinuasom


Kontinuasom è il risultato di una cooperazione tra Spagna e Capo Verde che ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura musicale e la realtà sociale dei capoverdiani, soprattutto di chi affronta l’avventura e la dura esperienza dell’emigrazione, alla ricerca di una speranza di progresso.
Il regista, lo spagnolo Óscar Martínez, parte dalla realtà musicale di Capo Verde per costruire la storia di Beti, una ballerina della compagnia di danza Raiz de Polon, che vive a Capo Verde, a cui viene offerta la possibilità di esibirsi in uno spettacolo musicale capoverdiano a Lisbona e cominciare così una nuova vita ed una nuova carriera artistica in Portogallo.
Beti riceve la proposta mentre sta girando le isole, insieme a Princezito, per organizzare un incontro musicale fra i più importanti e noti artisti capoverdiani e, a partire da questa proposta, comincia a vivere un profondo conflitto, peculiare dell’identità costruita nel corso dei secoli dalla diaspora del suo popolo, che vive l’angoscioso e doloroso dilemma di sempre: il desiderio di partire e di ritornare, ma anche il desiderio di rimanere nella propria terra. Sentimenti da sempre espressi e sintetizzati dai capoverdiani attraverso la musica.
Il film può essere considerato anche un viaggio attraverso la musica capoverdiana ed i suoi numerosissimi interpreti ed autori.
Tra gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione ed alla buona riuscita del documentario è facile riconoscere, tra i tanti Princezito, Samira, Celina Pereira, N’Toni Denti d’Oro, Nasia Gomi, Kodé Di Dona, Nha Valila, Lela Violão, Sema Lopi, Daniel Rendall, Mário Lúcio, Cesária Évora, João Branco, Bento Oliveira, Ferro Gaita, Vadu, Grupo de danza Raiz de Polon, Manu Preto, Grupo Tabanka Achada Grande, Grupo Batucaderas Terrero, Lura, Tcheka, Sara Tavares, Nancy Vieira, Jennifer.
Altri artisti ed istituzioni non compaiono nella pellicola ma hanno sostenuto il progetto, tra i più noti: Teté Alhinho, Teresina Araujo, Djinho Barbosa, Nhonho Hopffer, Tito París, Gamal, Betinho, Quintal da Música, Gugas Veiga, Dulce, Elias (Restaurant O Poeta), OTC Espanhola Cabo Verde, ministero della cultura di Capo Verde, Carlos Carvalho (Instituto de Investigação e Patrimonio Cultural), TACV, Protezione Civile di Praia, Centro Culturale Portoghese in Capo Verde, Só Sabi, Festival Mindelact, Camera Municipale di Praia e Mondalo, Pensão Ninho das Aguilas (Lisbon), Teatro da Garagem – Teatro Taborda (Lisbona), Isa Peixinho, Isabel Freire, Wonderfull Cova da Moura, Centro Cultural di Belém (CCB).
Il documentario, scritto in criolo e sottotitolato in portoghese, è una produzione NGO-ASAD, Útopi e Animasur del 2009, ed è coprodotto dalla Radio Comunitaria Voz Ponta de Agua.

Regista:                                   Óscar Martínez
Produttore:                              Ignacio Tamayo
Direttore Artistico:                   José A. Pascual
Supervisore delle musiche:       Princezito
Direttore della Fotografia:        David Domínguez
Durata:                                    80 minuti

domenica 9 ottobre 2011

Son di Santiagu

sondisantiagu.blogspot.com, curato da Angelo “Djinho” Barbosa, candidato a Jornal on Line per il 2011, è uno dei più noti blog di informazione culturale e musicale su quanto succede a Capo Verde in generale ed in particolare nell’isola di Santiago.
Oltre ad utili informazioni e a tantissime immagini di artisti capoverdiani, con un’apposita sezione (Músicos de Cabo Verde), Barbosa ha dedicato uno spazio per la pubblicazione di lavori sulla musica, con interessanti saggi e tesi su alcuni generi musicali che sono stati oggetto di studio e approfondimento, come il Batuko (Gláucia Nogueira) e il Kola San Jon (Ana Flávia Miguel Lopes), oltre ad un saggio del sociologo César Augusto Monteiro sulla musica capoverdiana nell’area metropolitana di Lisbona.
È possibile accedere alla sezione selezionando dal menu il link Divulgason

sabato 8 ottobre 2011

Cize pone fine alla sua carriera

Il 23 settembre 2011 Cesária Évora ha reso pubblica la decisione di ritirarsi dalla attività concertistica.
La decisione si è resa necessaria dopo che negli ultimi tempi la cantante capoverdiana è stata vittima di alcuni problemi cardiaci.
Il portale Sapo.cv le ha dedicato un sito speciale in cui viene ripercorsa la sua straordinaria carriera votata a far conoscere Capo Verde e la sua cultura in tutto il mondo
http://cesariaevora.sapo.cv/

domenica 17 luglio 2011

Tchota Soares (Txota Suari)




È morto a metà luglio, dopo una prolungata malattia, all’età di 78 anni, Tchota Suari, uno dei più grandi suonatori di gaita capoverdiani.


Originario di Tarrafal, nell’isola di Santiago, è stato il maestro di organetto diatonico (gaita) di Mário Lúcio, attuale ministro della cultura di Capo Verde.


Si è esibito a Capo Verde ma anche all’estero ed ha collaborato con vari artisti, fra cui lo stesso Mário Lúcio, Ferro Gaita, Chando Graciosa, António Sanches.


Foto: Tiago Fróis

sabato 16 luglio 2011

Festival Sete Sóis Sete Luas - 2011

Programma degli eventi e dei concerti con luoghi, date ed artisti della XIXa edizione del Festival Sete Sóis Sete Luas che si svolgono in Italia.
Capri (NA) – Certosa di San Giacomo


21 Luglio – Gustafi (Croazia)


22 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo)


23 Luglio – Esta (Israele)


Genazzano (RM) – Cortile Castello Colonna


16 Luglio – Gustafi (Croazia)


17 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo)


18 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)


Mascalucia (CT) - Parco Trinità Manenti


21 Luglio – 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra (Mediterraneo-Capo Verde), con la partecipazione di Eugenio Bennato


22 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)


23 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo)


24 Luglio – Esta (Israele)


Monti Azzurri (MC)


16 Luglio – 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra (Mediterraneo-Capo Verde) - Caldarola


19 Luglio – Gustafi (Croazia)Camporotondo del Fiastrone


20 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)Belforte del Chienti


21 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo) - Cessapalombo


24 Luglio – Les Voix du 7Sóis (Mediterraneo) - Serrapetrona


Oristano


16 luglio - Korrontzi (Paesi Baschi) - Sennariolo


17 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi) – Riola Sardo


18 luglio - Esta (Israele) – Oristano (Piazza Roma)


19 Luglio – 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra, (Mediterraneo-Capo Verde) con la partecipazione di Eugenio Bennato - San Vero Milis (Marina)


20 Luglio - Les Voix du 7Sóis (Mediterraneo)Solarussa


7 Agosto – 7SóisOrkestra – Neoneli (Loc. S’Angelu)


Pollina (PA) -Anfiteatro


15 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)


16 Luglio – Esta (Israele)


17 Luglio – Gustafi (Croazia)


Pontedera (PI)


Villa Malaspina di Montecastello


17 Luglio – Esta (Israele)


Centrum Sete Sóis Sete Luas - Viale Rinaldo Piaggio, 82


16 Luglio – proiezione del film "José e Pilar", di Miguel Gonçalves Mendes (Portogallo)
e inaugurazione del monumento "Passarola" di César Molina (Spagna)


18 Luglio – 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra (Portogallo, Capo Verde, Spagna, Marocco, Italia),
con la participazione di
Eugenio Bennato – Centrum


19 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)


20 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo)


22 Luglio – Gustafi (Croazia)


Roma


Villa Barberini


18 Luglio – Sebastião Antunes (Portogallo)


Piazza San Pietro in Montorio


19 Luglio – Les Voix du 7Sóis (Mediterraneo)


20 Luglio – 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra (Mediterraneo-Capo Verde)


21 Luglio – Esta (Israele)


24 Luglio – Korrontzi (Paesi Baschi)


Informazioni su www.7sois.eu

martedì 28 giugno 2011

Ferro Gaita Live a Roma





Sabato 2 luglio 2011 serata di grande musica a Roma.



Café Cretcheu e Caboverdemania presentano Finkadu Na Raiz, concerto-spettacolo dei Ferro Gaita, il più famoso e più longevo gruppo musicale di Capo Verde.



Il tutto a Roma, in via Tiburtina 739e, alla discoteca ISLA BONITA, a partire dalle ore 23:00.



Su Facebook Ferro Gaita Live @ Roma

domenica 3 aprile 2011

Capo Verde terra d'amore vol. 2







Capo Verde terra d’amore, vol. 2 é il secondo disco di un progetto che prevede tre volumi di canzoni capoverdiane interpretate da cantanti ed artisti italiani e capoverdiani.



È prodotto dall’associazione culturale non-profit Numar Un con sede a Udine in collaborazione con Sony Music e Lusafrica.



Il progetto, arrivato alla seconda uscita, è interamente ideato e realizzato da Alberto Zeppieri.



Il disco contiene 12 brani più o meno famosi del repertorio capoverdiano tradotti, riadattati e a volte reinventati dallo stesso Zeppieri, dal creolo in italiano ed interpretati da artisti italiani, ma non solo, di notevole rilevanza.



Fra questi i classici della canzone italiana Bruno Lauzi, Massimo Ranieri, Ron, Peppino di Capri, il rapper Frankie Hi-Nrg, o anche nomi celebri della world music come Bonga, Omar Sosa, Lura, Teófilo Chantre e la regina della morna, Cesária Évora.



Al progetto hanno dato il loro contributo anche nomi meno conosciuti come Carlo Marrale, Mimi De Maio, o la giovane cantante di origine capoverdiana Solange Cesarovna.



Brani scelti con accuratezza e competenza, ottimi gli accostamenti e le interpretazioni della maggior parte dei brani. Interessanti gli arrangiamenti ed anche le traduzioni dei testi. Molto curato anche il libretto, che contiene i testi e che è arricchito dalle foto dei vari interpreti.



Bella l’interpretazione e la fantasiosa versione sullo stile del testo originario di A-Mar-O-Mar di Mário Lúcio.



Così come interessanti la versione rap di Africa, e anche quella molto riuscita di Mimi de Maio.



Bellissima la voce di Lura che canta e incanta in italiano!



Per la realizzazione del lavoro i produttori hanno girato mezzo mondo spostandosi in vari studi di registrazione in Italia, ma anche a Capo Verde, in Francia, negli Stati Uniti, in Svizzera, a Lisbona, a Cuba.



Tantissimi gli artisti, i tecnici e gli operatori impiegati nella realizzazione di questo disco, che ha richiesto uno sforzo organizzativo enorme, per un prodotto davvero di qualità, che si avvia senza dubbio a bissare e superare il successo del primo volume, uscito nel 2009.



Capo Verde terra d’amore, vol 2, come già il precedente disco, ha una finalità umanitaria, il ricavato netto infatti andrà a finanziare il progetto del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, di cui Cesária Évora da anni è l’ambasciatrice.



Al di là delle lodevoli finalità umanitarie, merito del progetto di Alberto Zeppieri è anche quello di aver fatto conoscere parte dello sterminato universo musicale capoverdiano in Italia, persino agli stessi artisti che ne hanno interpretato brani famosi.



Capo Verde terra d’amore vol. 2



1 La voce dell’amore (Voz d’amor) Cesária Évora - Ron



2 Vele al vento (Embarcação) Kayah - Teófilo Chantre



3 Speranza sperata (Esperança irisada) Bruno Lauzi



4 Donna, madre e sposa (Dôs atributo) Solange Cesarovna - Bonga



5 Sarai (Sodade) Peppino di Capri



6 Africa (Mae África) Emashie - Frankie Hi-Nrg Mc



7 Malacqua (As-Água) Carlo Marrale - Paola Iezzi



8 Ama la vita (Galanton) Mimì De Maio



9 A-Mar-O-Mar (Um mar de mar) Musica Nuda (P. Magoni & F. Spinetti) - Omar Sosa



10 Un tango (Canta um tango) Kantango - Massimo Ranieri - Franca Masu



11 L’anima intera (Tortura) Edoardo De Angelis - Alessandra Franco



12 Amori (Libramor) Lura



http://www.youtube.com/watch?v=L3XQ2-w4kS8

venerdì 4 febbraio 2011

Nha Nacia Gomi


Nha Nacia Gomi insieme a Teté Alhinho e Tibau Tavares al Quintal da Música


Ci ha lasciato oggi, Nha Nacia Gomi.

Era nata nel 1925 nell’isola di Santiago.

Era considerata l’artista vivente più importante del Finason, la regina del Finason, uno dei generi musicali e comunque un’espressione culturale tra le più autentiche ed importanti di Capo Verde in genere e dell'isola di Santiago in particolare.

Un autentico monumento della cultura capoverdiana che negli ultimi anni ha ispirato tanti artisti tra cui i Ferro Gaita e Princezito.

Molti sono i gruppi di batuque nati dopo la riscoperta e la valorizzazione del lavoro di Nacia Gomi.

Un’altra biblioteca che scompare, ma che tramanda la sua cultura attraverso il lavoro ed i dischi a cui ha partecipato, in particolare con N’Toni Denti D’oro, altro monumento nazionale del batuque.