domenica 15 febbraio 2009

DIXI RUBERA

Con Vadú al Quintal da Música

Vadú – Dixi Rubera

1. Bida Cansadu
2. Lâ Fora
3. Lús
4. Pálo ku Palito
5. Sol Bai
6. Dixi Rubêra
7. Fazen Sábi
8. Danu Txuba
9. Amizadi
10. Monte Graciosa

Con Dixi Rubera, seconda prova discografica da solo, Vadú conferma le aspettative create fin dal suo disco d’esordio, Nha Raíz, del 2004, proponendosi oltre che come una speranza anche come una bella realtà musicale, non solo a Santiago, sua isola natale, ma anche nel variegato panorama musicale capoverdiano.
Vadú, nome d’arte di Osvaldo Furtado, è nato a Praia nel 1977 e la musica la respira in famiglia fin da piccolo, è infatti nipote di Zezé e di Zeca di Nha Reinalda, due dei più influenti esponenti del funaná nonché componenti di gruppi storici della musica capoverdiana come Bulimundo e Finaçon, che negli anni ’80 hanno dato nuova vita al genere.
Dopo un’esperienza di alcuni anni a Cuba, dove ha l’opportunità di conoscere e studiare i ritmi dell’isola caraibica, al rientro a Capo Verde, lavora come tecnico del suono al Quintal da Música, un locale della capitale, dove si esibiscono i più grandi nomi della musica di Santiago e non solo. Questo lavoro gli dà anche l’occasione di conoscere altri artisti e di approfondire e rivolgere la sua attenzione al funaná, alla tabanka e soprattutto al batuko, generi musicali tipici dell’isola di Santiago. Ed è proprio al Quintal da Musica che inaugura le sue prime esibizioni pubbliche.
Vadú appartiene a quella generazione di artisti che, sulle orme di Orlando Pantera, prematuramente scomparso nel 2001, e insieme ad altri artisti quali Tcheka,
Prinzecito e Djingo, hanno dato nuova linfa al batuko, attualizzandolo e portandolo fuori dall’ambiente rurale e facendolo così conoscere anche ai capoverdiani delle altre isole.
Ed è proprio insieme a questi cantanti e musicisti che nel 2002 Vadú partecipa al progetto Ayan, un disco in cui ciascuno esegue tre brani, in un lavoro che resterà nella storia della musica capoverdiana come uno dei primi a proporre un nuovo modo di presentare il batuko.
Il batuko è senz’altro il genere più eseguito e più amato dallo stesso Vadú, che si avvale del prezioso apporto, fra gli altri, del percussionista Amílcar “Micau” Chantre, ma soprattutto di Hernani Almeida, di São Vicente che, benché giovane, è uno fra i più validi produttori e arrangiatori, sempre più richiesto dagli artisti capoverdiani.
Nel disco il batuko acquista vigore anche dall’incontro con altri generi musicali, quali la coladera ed il sanjon. L’ingegnere del suono è Ricardo “Zunga” Pinheiro.
I temi sviluppati in Dixi Rubera sono quelli amati da sempre dall’artista, la sua terra, l’amicizia, l’allegria ma anche la scarsità o mancanza di pioggia che rende difficile la vita nelle isole, la speranza di una vita migliore e dignitosa, l’emigrazione forzata. A suo dire si tratta di un disco “più africano” del precedente.
Vadú è l’autore dei testi e delle musiche di tutti i brani che compongono Dixi Rubera, uscito per Gugas Veiga Produções sul finire del 2007.

Del disco fa parte anche Lus, un brano che Nancy Vieira ha interpretato nel suo terzo album, e che ha dato anche il titolo al disco.
Oltre ad aver partecipato nei più importanti festival di musica di Capo Verde, Vadú ha avuto occasione di esibirsi in Portogallo ed in Brasile.

Discografia
In Ayan, uscito nel 2002 per la Praia Records, è presente con tre suoi brani:

Chalina


Speransa

Mi ku bo


Nha Raís – 2004 – Praia Records. Produzione musicale Auras (Aurélio Santos).
Collaboratori: Bino Branco, Eduino Adao Brito, Pitó, Ricardo de Deus e le Batucaderas Tambarina di Pedra Badejo

1. Tabanka
2. Ladridja
3. Sosiedadi
4. Preta
5. Chalina
6. Falsia
7. Xibioti
8. Mi ku Bo
9. Xintidu
10. Speransa
11. Piskador
12. Falsia-Skunk Remix

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